Linea di difesa Frontiera Nord - Linea Cadorna (I)

Agli inizi della Prima Guerra Mondiale (1915-1918), la necessità di scoraggiare un attacco verso la Lombardia, da parte degli Imperi Centrali, passando attraverso il territorio della neutrale Svizzera, suggerì allo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, di costruire una linea difensiva lungo il confine italo-svizzero.
Una importante tratta della line (chiamata "Linea Cadorna") si sviluppa nel territorio dei Comuni di Viggiù, Saltrio, Besano e Porto Ceresio, ed è costituita come segue:
un caposaldo isolato sul Monte Grumello (sopra Porto Ceresio) per proteggere l'imbocco Nord della Valceresio,
un possente forte in caverna sulla sommità del Monte Orsa, dotato di 6 postazioni per obici da 149 mm, orientati a ventaglio in direzione del ramo Nord Occidentale del Lago Ceresio (forte Ovest),
un forte in caverna sulla sommità del Monte Pravello (o Poncione d'Arzo) denominato "forte Nord",
un forte in caverna lungo il ramo orientale della linea difensiva, orientato verso Mendrisio e destinato a magazzini e postazioni di armi automatiche denominato "forte Est".
I 3 forti in caverna sono collegati da numerose trincee e camminamenti, destinati a proteggerli contro possibili attacchi di fanteria e dotati di postazioni per fucilieri e mitragliatrici a protezione di piazzali ben defilati destinati ad accogliere ulteriori pezzi d'artiglieria di medio calibro.

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